MATTONI A VISTA E INTERIOR DESIGN: UN MATERIALE ANTICO NEL RETAIL 4.0
Il laterizio entra nel mondo degli interni d'autore e ridisegna i negozi di nuova generazione
I mattoni a vista in laterizio, conosciuti come uno dei materiali più antichi e indagati nella storia dell’edilizia, da Occidente a Oriente, ha attraversato da protagonista epoche, stili e tendenze, legando la propria identità a progettisti e architetture memorabili, riuscendo ad esprimere puntualmente istanze culturali molto diverse tra loro. Dalla solidità strutturale dell’architettura romana, alla leggerezza delle trame in laterizio forato dell’architettura mediterranea, il mattone si è dimostrato modulo base di linguaggi sempre più complessi e articolati, declinati da maestri dell’architettura come Louis Kahn, Gropius, Mario Ridolfi, Aldo Rossi e Renzo Piano. Tradizionale ma capace di grandi slanci innovativi, il mattone si appresta oggi ad affrontare un’altra sfida, avvicinandosi con incisività ad ambiti ancora poco frequentati: l’interior design legato al mondo del retail e il furniture design. C'è già chi parla di tendenza e di nuovi significati per parole quali mattoncini a vista, mattoncini per interni, mattoni decorativi.
Gli esempi non mancano. E sono tutte prove d'autore. È il caso del nuovissimo negozio Camper (foto sopra e sotto), aperto recentemente in Paseo de Gracia a Barcellona e affidato al talento creativo di Kengo Kuma che, per la sua seconda collaborazione con il brand spagnolo, dopo lo store di Milano, ha inventato un concept originale che taglia trasversalmente la cultura nipponica e quella catalana attraverso una serie di riferimenti comuni e rimandi che partono dalla reinterpretazione della tegola, elemento tipico di entrambi i paesi che, nel primo caso, è smaltata e lucida mentre nel secondo è lasciata allo stato grezzo.
Il risultato è un pattern a scaglie di pesce che, attraverso composizioni seriali del modulo, trasforma il singolo coppo in elemento multitasking, capace di generare non solo trame decorative ma anche display espositivi, desk e sedute.
E se Kengo Kuma , in omaggio alla cultura mediterranea, propende per una finitura grezza, il sistema di sedute e complementi di arredo Kawara Bench, progettato nel 2014 dal designer giapponese Tsuyoshi Hayashi (foto sopra), rivisita la tradizione nipponica della tegola smaltata, chiamata appunta Kawara, puntando sul colore e non più solo su forma e materia. La serie nasce sotto il segno del recupero e del ready made: le tegole, utilizzate in abbinamento a leggere strutture in legno, sono in realtà scarti di produzione riportati a nuova vita dal giovane designer formatosi ad Eindhoven e scoperto grazie al Pure Talents Contest di Imm Cologne.
Si ispira invece alle calde cromie della terracotta la collezione di coffee table Obon firmata da Simone Bonanni per il brand Moooi: una serie che trasforma in codice estetico le leggere imperfezioni della materia, conferendo un inedito aspetto terroso al design minimalista dei tre tavolini formati da piani-vassoio di differenti dimensioni montati su basi cilindriche.
Il nuovo Aesop store di San Paolo (foto sopra), aperto nel 2017 nel vivace quartiere artistico di Vila Madalena su progetto di Fernando e Humberto Campana, rappresenta invece un tributo al tradizionale mattone cobogò brasiliano. Un particolare tipo di laterizio forato diffusissimo sul territorio locale e ampiamente utilizzato per favorire sia la ventilazione che l’ombreggiamento. Studiato senza soluzione di continuità tra esterno e interno, il nuovo shop ripropone la ripetizione in serie di un motivo a raggiera che trasporta nel mondo del retail le texture murarie e decorative tipiche della tradizione artigianale mediterranea. Le stesse a cui sono ispirate le collezioni Tierras e Celosia firmate entrambe da Patricia Urquiola per Mutina.
La prima (foto sopra) è composta da una serie di rivestimenti in gres porcellanato modulari e multi cromatici, virati sui toni dei cotti e delle terre, che introduce all’interno della produzione industriale la forza espressiva e la tattilità materica dell’handmade. La seconda (foto sotto) è caratterizzata da moduli traforati realizzati in terracotta trafilata che recuperano la tridimensionalità del laterizio, ridefinendo le regole estetiche dell’interior design.
Il riferimento al mattone pieno, in tutta la sua espressività nordica, è invece la guest star del negozio Aesop aperto nel dicembre 2018 a Bruxelles (foto sotto). Il suo progettista, l’architetto belga Bernard Dubois, sceglie il tipico mattoncino giallo caratteristico del Benelux , utilizzato anche da uno dei Pionieri del Movimento Moderno, il maestro olandese Hendrik Petrus Berlage nel Gemeentemuseum , il Museo della città di L’Aia ultimato nel 1935. Partendo da questo semplice elemento e attuando elementari operazioni di rotazione e aggregazione Dubois mixa tradizione e innovazione rivestendo con mattoni a vista per interni le articolate superfici dello store, ricorrendo spesso all’aggregazione verticale del piccolo brick per permetterne la posa anche su volumi curvilinei.