Le origini del mattone: cinquemila anni di storia
Da oltre 5000 anni il mattone pieno in argilla è elemento che accompagna l’umanità nel suo percorso costruttivo. In Mesopotamia infatti verso il 3500 a.C. il mattone crudo, già usato dai primordi, venne sottoposto a cottura e prodotto mediante stampi; ciò conferì al mattone una durezza e una durevolezza tale da permettere la realizzazione dei primi grandi monumenti dell’umanità, le ziqqurat.
Le molteplici qualità del mattone come la statica, la durata, la forma, la texture e la sua ricchezza cromatica, sono state tramandate fino ai giorni nostri, ed ancor oggi la capacità dello stesso di dialogare con materiali più moderni come acciaio e vetro da la possibilità all’architettura moderna di apprezzarne la dinamicità progettuale proseguendo l'utilizzo di questo prezioso testimone della storia.
“… l’architettura ha inizio nel momento in cui si sovrappongono con cura due mattoni...” Ludwig Mies van der Rohe
Il mattone faccia a vista
I mattoni faccia a vista costituiscono la “nobilitazione” del comune laterizio per muratura, in quanto non sono pensati per essere intonacati, bensì per diventare elementi decorativi, oltre che strutturali, dell’architettura stessa. La loro produzione richiede l’uso di argille selezionate, scelte in modo che il prodotto finale presenti adeguate caratteristiche estetiche, la massima resistenza agli agenti atmosferici e le prestazioni proprie di un materiale destinato ad essere lasciato a vista. Ogni pezzo è unico: nella lavorazione artigianale del mattone, ogni singolo pezzo è diverso dall’altro, in quanto ogni mano, ogni stampo, ogni cottura conferisce un’impronta unica e irripetibile.
Questo parallelepipedo d’argilla, nella misura standard italiana misura 5,5 x 12 x25 cm, i suoi lati hanno dunque un rapporto 1:2:4, ossia ogni lato misura il doppio dell'altro, con la sua modularità tridimensionale consente di realizzare un’ampia gamma di concatenamenti regolari, dando la possibilità di costruire dalle murature portanti ai tramezzi, dagli archi elle cupole.
Brick of light: l'evoluzione del mattone
La modularità, la componibilià e le caratteristiche di resistenza e unicità del mattone hanno ispirato il progetto Brick Light. Brick light è un mattone luminoso in vetro pieno pensato e concepito come un vero e proprio mattone da costruzione. Avendo le stesse dimensioni del mattone pieno in argilla, può essere inserito liberamente in fase di costruzione. Grazie alla sua modularità diventa un oggetto combinabile e perfettamente integrato nell’architettura.
Ogni pezzo è unico e presenta delle caratteristiche estetiche tali da renderlo volutamente “imperfetto”, quale il frutto di una lavorazione artigianale. Brick of Light è un mattone luminoso con 5 facce a vista, caratteristica che consente di applicarlo anche su disposizioni angolari, oppure di installarlo in sporgenza rispetto agli altri mattoni. La finitura satinata della massa di vetro permette di avere l’uniformità della luce nelle 5 facce.
Paolo Rizzatto, il noto architetto con cui Simes ha collaborato per sviluppare il progetto Brick of Light, descrive così l'idea fondante del suo concept:
“...Il progetto di Brick Light deriva dal mattone la forma geometrica, elementare ed astratta,dal vetro massiccio la materia trasparente, riflettente e diffondente e le “con-pone” con le nuove opportunità offerte dall’elettronica e dalla tecnologia LED.” Arch. Paolo Rizzatto
La sua formazione e la pratica d’architetto hanno fatto in modo che il concetto di “composizione” sia divenuto l’approccio di partenza per disegnare Brick light. Con questi presupposti Paolo Rizzatto ha sviluppato insieme il mattone pieno di luce, ricercando una personale interpretazione nel dialogo tra il vetro che è sempre più un vero e proprio protagonista della scena architettonica moderna ed il mattone in argilla che rappresenta in qualche modo l'origine della stessa. Con il progetto Brick Light la luce diviene elemento strutturale e, attraverso la forma del mattone, acquisisce una sua matericità per definire e valorizzare i volumi dell’architettura.